PRODUZIONE
Viene prodotto in particolare nel territorio maceratese, soprattutto nella zona dei Monti Sibillini. Di un invitante colore rosato è un salame spalmabile, costituito da polpa di spalla, prosciutto e pancetta ovvero le parti più saporite del maiale e grasso di maiale (in percentuali variabili) con l'aggiunta di sale e spezie quali pepe nero e aglio pestato, e in alcuni rari casi, con l'aggiunta di "vino cotto" (gli ingredienti sono comunque variabili a seconda degli usi locali). L'impasto ricavato al termine di almeno due macinature di questi ingredienti tritati sempre più finemente, diviene quasi cremoso, viene insaccato in un budello anch'esso di maiale (o sintetico) e dopo la stagionatura che va da alcune settimane ad alcuni mesi (a seconda che si preferisca il ciauscolo più o meno morbido) in stanze areate o cantine è pronto per essere consumato. La celebre caratteristica di spalmabilità è ottenuta con una ricetta e una tecnica di lavorazione che si sono tramandate di generazione in generazione in occasione della pista del maiale ( i giorni della mattanza del maiale e della preparazione degli insaccati ) che insieme alla trebbiatura e alla vendemmia rappresentavano nella cultura rurale e contadina una vera e propria occasione di festa. CURIOSITA'
L'etimologia del termine viene da alcuni fatta risalire al latino “cibusculum” ovvero piccolo cibo, dal momento che questo gustoso salume veniva spesso spalmato su piccole fette di pane che accompagnava i lavoratori nelle lunghe e dure giornate nei campi. La produzione di questo tipico salame marchigiano si attesta sulle 600 tonnellate l'anno.
Il 5 dicembre 2006 il ciauscolo ha ottenuto il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP) a livello nazionale e 11 Agosto 2009 ha ottenuto lo stesso riconosimento IGP a livello Europeo. Le carni di suino utilizzate provengono da allevamenti di razze bianche incrociate e selezionate del territorio nazionale. Il prodotto viene confezionato sottovuoto per garantire un'igiene e una qualità migliore. CONSIGLI
Utilizzare per gustosi antipasti insieme a formaggi e insaccati vari o come merenda spalmato su fette di pane fresco appena sfornato.
Aprire il sottovuoto un giorno o due prima di utilizzare il prodotto e liberatelo dall'imballo. Quindi, lasciatelo avvolto in un panno bianco per un giorno nel frigorifero in modo che asciughi. Ogni volta che lo si utilizza eliminare la prima fetta, se non lo si usa da un giorno, e riporlo in frigo sempre avvolto con il panno. Rispettando questi semplici consigli lo si può conservare per più di un mese. VINO
"Rosso Piceno", "Rosso Piceno Superiore", "Buraco" e "Collequanto" (visitate la sezione VINI ROSSI per maggiori informazioni).
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